Paros, isola dell'arcipelago delle Cicladi. |
Nell'agosto del 2012 con i miei colleghi di neogreco della Sapienza abbiamo avuto la fortuna di poter partecipare ad un seminario di traduzione di due settimane sull'isola di Paros, isola centrale nell'arcipelago delle Cicladi. Fummo ospitati dalla Casa delle Letterature che si trova a Lefkes, piccolo paese tranquillo nell'entroterra, un tempo capitale dell'isola.
Prima parlavo di fortuna, perché in effetti si è trattato di un'esperienza indimenticabile. Soprattutto per il fatto di averla condivisa con altre dodici persone in gamba. Dopo il seminario mattutino, tutti a cucinare e poi a girare l'isola. A cominciare dalla spiaggia rossastra fatta di piccole conchiglie di Logaràs, fino a quella caraibica di Chrysì Aktì. La tranquillità di Mòlos, il vento di Andìparos, i ristoranti di Piso Livadi, le stradine di Parikià e i locali di Nàoussa. La Via Bizantina poi, antica strada in pietra che collegava tutti i centri economicamente e religiosamente più importanti. Lefkes e la sua notte di festa finita a vedere il sole spuntare da dietro Naxos seduti in un campo tra erba, pietre, asini.
Prima parlavo di fortuna, perché in effetti si è trattato di un'esperienza indimenticabile. Soprattutto per il fatto di averla condivisa con altre dodici persone in gamba. Dopo il seminario mattutino, tutti a cucinare e poi a girare l'isola. A cominciare dalla spiaggia rossastra fatta di piccole conchiglie di Logaràs, fino a quella caraibica di Chrysì Aktì. La tranquillità di Mòlos, il vento di Andìparos, i ristoranti di Piso Livadi, le stradine di Parikià e i locali di Nàoussa. La Via Bizantina poi, antica strada in pietra che collegava tutti i centri economicamente e religiosamente più importanti. Lefkes e la sua notte di festa finita a vedere il sole spuntare da dietro Naxos seduti in un campo tra erba, pietre, asini.
Due settimane piene di vita. Il mio rientro era un po' anticipato rispetto agli altri, quindi la sera del 25 agosto la mia nave partiva da Parikià per arrivare a notte fonda ad Atene da dove al mattino avrei avuto l'aereo. Lasciando i miei amici al porto e vedendo Paros allontanarsi dal ponte della nave Blu Star Delos sentivo di dover scrivere quello che provavo, per cercare un po' di definirlo. Avevo un piccolo pezzo di carta, uno scontrino, cominciai a scrivere. Quando misi il punto finale mi resi conto che aveva la forma di una poesia a versi liberi.
Blu Star Delos
accende le sue prime luci
mentre il megafono
regala una risata:
"Στο Πειραιά στις 11:44".
Metto insieme solo ora
ricordi, a dettar loro il tempo
è una nave, oggi.
di incontri interessanti
di amicizie appaganti,
unico rimpianto
non averne goduto la vetta più alta.
Con me uno zaino
di profumi e conchiglie,
La vetta più alta |
di scarpe e mutande,
di aspettative e ricordi.
Lascio alle spalle quest'isola
anche se, in realtà,
sembra essere lei
ad abbandonare me.
Paros, ore 20:00, 25/08/2012
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